Che cos'è la personalizzazione dei dati e cosa è necessario sapere al riguardo?

La persona media utilizza quotidianamente un gran numero di piattaforme multimediali interattive e reti di social media. Che tu ti rilassi con una serie Netflix la sera, guardi video di restauri di auto d'epoca su YouTube, pubblichi suggerimenti di cucina su Facebook ogni giorno o ritwitti molte notizie di musica rock, stai lasciando un'impronta digitale sorprendentemente grande.

Tutti i servizi e le piattaforme che utilizzi effettuano una sorta di raccolta di dati relativi alle tue abitudini, simpatie e antipatie, hobby e gusti preferiti. È esattamente questo processo di raccolta dell'input dell'utente nel tempo al fine di fornire una migliore esperienza utente, su misura per l'utente specifico, che si chiama "personalizzazione dei dati". Gli utenti di solito possono passare attraverso una serie di menu inutilmente contorti su ciascuna di queste piattaforme e recuperare un elenco completo della loro attività o dei dati personali raccolti sulla rispettiva piattaforma. Questo potrebbe dare a chiunque un'idea di cosa sa esattamente di loro una determinata piattaforma o servizio.

Alcune normative introdotte in alcune parti del mondo, come il pacchetto legislativo del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell'Unione Europea, stanno cercando di proteggere gli utenti da potenziali abusi dei dati personalizzati raccolti sulle loro abitudini e gusti.

Come limitare o evitare la personalizzazione dei dati?

La domanda a cui tutti devono rispondere per se stessi è quanto sono a loro agio nel divulgare informazioni sui propri gusti, abitudini e hobby personali online. Il semplice fatto è che, se vuoi essere attivo nel panorama digitale odierno, non puoi evitare di inserire quantità significative di informazioni in una serie di piattaforme. Piattaforme come Facebook e Twitter offrono opzioni per filtrare la visibilità dei tuoi post, il che può essere di qualche aiuto per limitare la tua impronta digitale sul web.

Tuttavia, se sei seriamente preoccupato per la tua privacy, la soluzione migliore sarebbe quella di non aprire mai un account con la rispettiva piattaforma o scegliere di eliminare il tuo account su un determinato servizio, rimuovendo efficacemente la tua impronta digitale dai loro server e ricerche web. Se una misura così estrema sia giustificata per un utente normale che ha detto solo ai servizi di raccolta di big data che gli piace la pesca e la musica country, tuttavia, è una questione completamente diversa.

La questione della raccolta dati personalizzata non è tanto una questione di sicurezza quanto piuttosto una questione di privacy e reperibilità sui motori di ricerca. Questi possono essere considerati un altro aspetto della sicurezza informatica personale, ma i dati personalizzati raccolti su un utente non sono quasi mai accessibili a malintenzionati e gli attacchi di hacking raramente mirano a rubare informazioni simili.